domenica 10 luglio 2011

Pro-mo-tion! Uffici e capannoni a Opera


In zona servitissima per le comunicazioni e la viabilità, nelle immediate vicinanze delle tangenziali milanesi, raggiungibile con i mezzi pubblici, uffici di 340 mq ca in ottimo stato di manutenzione e compresi di tutti i servizi.
Visibilità dalla statale della Valtidone (possibilità di insegna).
Uffici e capannoni a Opera

Certificato di agibilità, qualche massima

Ecco qualche estratto della Cassazione civile in merito al certificato di agibilità nelle compravendite di immobili.

Cass. civ. Sez. II, 27/11/2009, n. 25040

Nelle vendite immobiliari il certificato di agibilità è essenziale dal momento che viene in rilievo l'interesse dell'acquirente a ottenere la proprietà di un immobile idoneo ad assolvere una determinata funzione economico-sociale e quindi a soddisfare i concreti bisogni che inducono il compratore all'acquisto.

La mancanza del certificato di agibilità al momento della diffida ad adempiere costituisce grave inadempimento del venditore che giustifica il rifiuto del compratore di procedere all'acquisto, né rileva la circostanza che nelle more della controversia il certificato sia stato regolarmente conseguito.

Pertanto, grava sempre sul venditore l'onere di attivarsi prima della stipula del rogito notarile; in quanto lo stesso avrebbe dovuto attivarsi in tutti i modi al fine di ottenere tempestivamente il documento essenziale alla esecuzione della compravendita.

Cass. civ. Sez. II, 27/11/2009, n. 25040

Nella vendita di beni immobili viene in rilievo l'interesse dell'acquirente ad ottenere la proprietà di un immobile idoneo ad assolvere una determinata funzione economico-sociale e quindi a soddisfare i concreti bisogni che inducono il compratore all'acquisto: conseguentemente, il requisito del certificato di agibilità è essenziale ai fini del legittimo godimento della cosa venduta e la mancanza di tale documento, al momento della diffida ad adempiere, costituisce grave inadempimento del venditore.

Cass. civ. Sez. II Sent., 27/11/2009, n. 25040

Nella vendita di immobili, la previsione secondo la quale l'immobile viene accettato "nello stato di fatto e di diritto in cui si trova" non implica accettazione della mancanza del certificato di agibilità dell'immobile poiché la sola conoscenza del suo mancato rilascio al momento della stipulazione, non accompagnata da una espressa rinuncia al requisito dell'abitabilità, non vale ad escludere l'inadempimento del venditore.

Cass. civ. Sez. II, 18/10/2004, n. 20399

Il principio della buona fede oggettiva, intesa come reciproca lealtà di condotta, deve presiedere all'esecuzione del contratto, così come deve presiedere, negli intendimenti del legislatore, alla sua formazione e alla sua interpretazione e, in definitiva, accompagnare il contratto in ogni sua fase, concretandosi nel dovere di cooperazione e nell'obbligo di solidarietà e ponendosi come limite di ogni situazione negozialmente attribuita.

Cass. civ. Sez. II, 14/11/2002, n. 16024

In tema di preliminare di compravendita, l'eccezione di inadempimento basata sulla mancanza del certificato di abitabilità dell'immobile non può essere proposta qualora risulti che il promissario acquirente era a conoscenza di tale situazione (nella specie, in forza di una clausola secondo la quale non avrebbe potuto rifiutarsi di prendere in consegna il bene e di stipulare il rogito pur in difetto di detto certificato), e la mancanza del certificato non è di ostacolo alla stipulazione del definitivo.

Pro-mo-tion! Negozio a Milano, via De Sanctis, zona cermenate

Negozio di 65 mq ca, a tre luci, su via di passaggio e a cento metri da via Cermenate. Buona zona commerciale. Altezza mt 4,0. Piano cantinato ci ca 12 mq, altezza 2,80. Ingresso posteriore da parte comune. Ottimo anche come investimento.
Negozio a Milano, via De Sanctis, zona cermenate

Mercato in evoluzione

L'importante è capire questa evoluzione, anche se non è facile, e lavorare quindi in maniera serena su qualcosa che si riesce a comprendere, anche se solo a seguito di qualche errore e di ore e ore spese a confrontarsi con operatori e clienti.
Non c'è nulla di peggio per un consulente immobiliare che non comprendere l'andamento del proprio mercato di riferimento.
Spero di non smettere mai di essere curioso del funzionamento del mondo che mi circonda.
Non ignoro la crisi globale che sta per abbattersi sui mercati ex evoluti come il nostro, non ignoro il fatto che un'economia che non produce sia destinata al fallimento e che tale situazione andrà peggiorando fino al 2015. Solo chi si informa per tramite dei soli programmi televisivi può ignorare informazioni che sono invece ben disponibili sulla Rete.
Dico solo che, in vista di una crisi sistematica irreversibile sul lungo periodo, non possiamo sotterrare la testa sotto la sabbia e aspettare che passi. Bisogna conitunare a vivere, amare, lavorare e fare figli, così come si è sempre fatto. Solo che fino ad ora è stato facile, tutto qui.
Oh! Un Capannone a Rozzano e un capannone a Lacchiarellla venduti grazie a tecniche di vendita specificamente ideate da me e dal mio ufficio sia per il settore industriale sia per un mercato immobiliare che tanto fermo non è. Forse è solo cambiato.

mercoledì 6 luglio 2011

Le opportunità di un mercato in crisi

Quando qualcuno mi chiede come vada il mercato immobiliare, spesso questi rimane sorpreso a sentirmi dire che, tutto sommato le cose non vanno poi così male, viste dal punto di vista del consulente immobiliare, cioé di colui che viene incaricato da un cliente per operare sul mercato immobiliare nel suo interesse.
Non sono né cieco né ottimista a tutti i costi, soprattutto non voglio essere ottimista con i soldi altrui, ma se si parla di mercati la verità è che non esistono mercati fermi, ma mercati in evoluzione, in cambiamento.
L'affare, di qualunque caratura o natura sia, è quello di farsi consigliare per il meglio e fare, ascoltare, aprirsi, perché stare fermi non porta a nulla.
Detto ciò, in questo 2011 che in tanti dicono pessimo, io non mi lamento per niente e i miei clienti sono tutti contenti di quello che si è combinato. :)

Bene le grandi città, il resto stenta a crescere

Il mercato immobiliare italiano, nel primo trimestre 2011, mostra ancora segnali negativi, confermando il trend rilevato nei precedenti due trimestri. Dopo la crisi del 2009, infatti, nel primo semestre 2010 si era registrata una ripresa con variazioni tendenziali positive per due trimestri consecutivi, ma dal terzo trimestre 2010 la variazione tendenziale annua è tornata negativa…  Leggi l’articolo completo su murisicuri